La mente parla, chiacchiera in continuazione e sembra addirittura essere instancabile. Terminato un pensiero ne inizia un altro, sopita una preoccupazione ecco giungerne un’altra. Questo continuo rumore di fondo spesso diventa così assordante da generare stress e ansia. Nella meditazione il problema principale consiste proprio nel mettere a tacere tutto questo frastuono di dialoghi interni e pensieri. L’errore che commettono molti consiste nel tentare di reprimere l’attività mentale sforzandosi di non pensare a nulla. Il risultato è che i pensieri si ripresentano con energia moltiplicata come quando si chiude il beccuccio di una teiera in ebollizione: ad un certo punto la pressione è tale che salta il coperchio.
Per ovviare a questo inconveniente, durante la meditazione, la cosa migliore da fare consiste nel non tentare minimamente di soffocare i pensieri ma piuttosto osservarli focalizzando l’attenzione sulle pause tra uno e l’altro. Infatti, se osservi attentamente i tuoi pensieri, ti accorgerai che non sono proprio consecutivi: tra uno e l’altro c’è sempre una pausa, un istante di vuoto ed è proprio in questo vuoto che si trova il vero Silenzio da ricercare.