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Guida all’equilibrio emotivo per persone sensibili

Quante volte hai sentito l’ansia afferrarti  così forte da bloccarti e non riuscire a parlare?

Che dire della rabbia, del dolore, dello shock, della gelosia, del risentimento, del rimpianto e della vergogna? Quante volte hai sentito queste emozioni travolgere il tuo intero sistema nervoso al punto che ti sei sentito

 (a) come per esplodere,scioglierti, o essere risucchiato in un abisso;

(b) avere una crisi di nervi;

(c) impazzire … o morire?

Per lo spettatore, queste reazioni a emozioni comuni come rabbia e vergogna potrebbero apparire melodrammatiche o esagerate. “Smettila di essere così drammatico” o “datti una calmata” potremmo sentirci dire. I nostri amici o i nostri famigliari potrebbero darci una pacca simpatica e compassionevole sulla schiena, ma vedremmo con la coda dell’occhio la loro incredulità.

Essere sensibili può essere difficile. Ma è più difficile quando non ti è stato insegnato come regolamentare le emozioni: la vita spesso appare troppo grande e troppo intensa per essere gestita. Potresti ricorrere a palliativi come nasconderti dalla gente, rinunciare a lavori e costruendo muri intorno a te. Potresti reprimere le tue emozioni in modo da diventare insensibile oppure, molto peggio, desensibilizzarti attraverso le dipendenze.

Se hai sentito la rabbia ribollire così intensamente dentro di te da scuotere tutto il tuo corpo, o la tristezza obbligarti a piangere per ore e ore, leggi questo articolo. Inoltre, prima di proseguire, vorrei  precisare che questo articolo non è scritto esclusivamente per le persone che si identificano come “sensibili”. Scrivo una “guida per persone sensibili” perché ho personalmente combattuto con questo problema . Pertanto, anche se scrivo attraverso gli occhi di una persona sensibile, intendo questo articolo a beneficio di tutti.

Cos’è l’equilibrio emotivo?

L’equilibrio emotivo è un termine che si riferisce alla nostra capacità di gestire le nostre emozioni in modo sano. Quando siamo in grado di rispondere a situazioni difficili usando meccanismi di auto determinazione efficaci , possiamo gestire sentimenti forti come rabbia e paura. Ma quando abbiamo  meccanismi di gestione deboli o assenti, ci sentiamo sopraffatti dalle nostre emozioni.

Perché si verifica il disequilibrio emotivo?

Il disequilibrio emotivo è chiaramente l’opposto dell’equilibrio: è l’incapacità di gestire o affrontare sentimenti forti. Il disequilibrio emotivo inizia nell’infanzia e si costruisce attraverso le ripetute circostanze di stress e l’assenza di orientamento da parte dei genitori o tutori. I bambini imparano osservando gli adulti e le loro risposte a situazioni stressanti. Quando non abbiamo un buon modello di crescita (cioè genitori che lottano con le loro emozioni), perdiamo l’opportunità di imparare importanti meccanismi di gestione.

Lottare con intense emozioni avviene anche quando siamo esposti a troppe situazioni stressanti come un parto, divorzio, trasloco, trasferimento, dramma familiare, incidenti, tragedie, ecc. Quando non ci sentiamo sicuri, amati, considerati e aiutati per affrontare questi fattori di stress, ci manca la resilienza e sviluppiamo ipersensibilità alle emozioni. Il disequilibrio emotivo può verificarsi anche quando abbiamo avuto troppo poca esperienza di situazioni stressanti: ad esempio un bambino che è stato eccessivamente “seguito” da genitori iperprotettivi. Proprio come il sistema immunitario del corpo, dobbiamo essere esposti a piccole fonti di stress per costruire una buona immunità agli attacchi delle emozioni.

Indizi che rivelano il disequilibrio emotivo

Ci sono due tipi di comportamenti disadattativi quando si tratta di equilibrio emotivo: sono comportamenti esteriorizzati e comportamenti interiorizzati.

I comportamenti esteriorizzati si verificano quando canalizziamo la nostra angoscia all’esterno. Ecco alcuni esempi:

  • Rabbia esplosiva e incontrollabile;
  • Piangere per ore;
  • Aggressione verbale o fisica;
  • Attaccare continuamente briga con gli altri;
  • Comportamenti distruttivi (ad esempio rompere cose).

Tuttavia, secondo la mia esperienza, questi sintomi esteriorizzati, tendono a soddisfare tipi di persone colleriche e, generalmente, non sono espressi da persone altamente sensibili (sebbene ci siano eccezioni).

L’altro tipo di disequilibrio emotivo si verifica come comportamento interiorizzato. Per esempio:

  • Preoccupazione ossessiva;
  • Ansia cronica intensa;
  • Tristezza e depressione;
  • Elevata irritabilità;
  • Sociopatia e auto-isolamento.

I sintomi generali condivisi da entrambi i tipi di persone includono:

  • Sentirsi sopraffatti da tutto;
  • Incapacità di gestire la pressione;
  • Emozioni insopportabilmente forti;
  • Ampi e repentini sbalzi d’umore;
  • Predisposizione alla dipendenza.

8 semplici modi per praticare l’equilibrio emotivo

Se l’oceano può calmarsi, puoi farlo anche tu. Siamo entrambi acqua salata mista ad aria.

– Nayyirah Waheed

Mentre leggi questo elenco, non limitarti a sfogliarlo. Riflettici. Prendilo seriamente. Pianifica di attuare i consigli dati. Nota quali suggerimenti ti sono più congeniali e impegnati a praticarli.  Puoi adattare, unire o modificare le tecniche indicate di seguito. Trova ciò che si adatta al tuo stile, alla tua personalità, alla tua fonte di malessere. In questo modo, svilupperai gli strumenti necessari per navigare attraverso le acque tempestose delle emozioni e sentirti di nuovo al sicuro.

Ecco i miei suggerimenti:

1. Igiene del sonno

Il cattivo sonno riduce la capacità di affrontare lo stress. Se l’insonnia si è ormai impadronita completamente delle tue notti, può essere molto utile imparare il trattamento dell’insonnia con ipnosi e autoipnosi.

2. Tenere un diario

Se tendi ad interiorizzare le tue emozioni, prova ad esprimerle in un diario. Assicurati che questo diario sia privato e solo per i tuoi occhi (questo incoraggerà l’auto espressione piena e disinibita). Non aver paura di scrivere i tuoi pensieri o sentimenti più profondi e oscuri. Lasciati andare completamente. Tratta il diario come una forma di catarsi.

3. Catarsi fisica

Le emozioni come l’ansia e la rabbia tendono a rimanere intrappolate nel corpo e nel campo energetico. Nel tempo, quando non vengono rilasciati, ci fanno diventare ipersensibili ed emotivamente instabili. Per eliminare questa vecchia energia emotiva stagnante, prova una qualche forma di catarsi. La catarsi preferita da molti miei clienti è il pugilato (che si traduce nel colpire il muro con i guantoni). Altre forme di catarsi coinvolgono urla (in un luogo privato), pianto, risate o esercizi fisici intensi come correre, saltare o fare danze dal ritmo incalzante.

4. Parole auto-calmanti

Il nostro dialogo interno gioca un ruolo enorme nel nostro benessere e nella capacità di far fronte a circostanze difficili. Se lotti con l’equilibrio emotivo, presta attenzione ai tuoi pensieri. Cosa ti sta dicendo la tua mente? Probabilmente, sentirai cose come “Questo è troppo”, “Non posso gestirlo”, “Sto impazzendo”, “Mi sto mettendo nei guai”, “Questo è spaventoso”, e così via. Ovviamente, questo tipo di auto-conversazione rende qualsiasi cosa tu senta cento volte più intensa.

Per gestire le tue emozioni, crea un elenco di parole auto-calmanti a cui ti rivolgi quando ti senti sopraffatto. Gli esempi possono includere:

  • Sto bene.
  • Posso farlo.
  • Faccio un passo alla volta.
  • Calma.
  • Pace e serenità
  • Va bene sentirsi spaventati.
  • Vado lentamente e costantemente.
  • Inspirare ed espirare.
  • Compassione.

5. Mettiti alla prova

Il radicamento in te stesso significa rimanere connessi al momento presente, o “Ora Eterna”. Un ottimo sistema per rimanere radicati è praticare presenza consapevole, cioè prestare attenzione all’ambiente che ti circonda. Ecco alcuni esempi:

  • Nota i tuoi piedi che toccano il suolo; come ti fa sentire?
  • Inspira e concentrati sui profumi che si diffondono nelle tue narici.
  • Guarda i colori, i movimenti, le ombre, le trame, ecc. attorno a te.
  • Porta un cristallo o un oggetto nella tasca e toccalo quando ti senti agitato.
  • Lavati le mani e senti l’acqua fredda scorrere su di loro.
  • Concentrati sul movimento dei tuoi piedi mentre cammini dicendo “destra … sinistra … destra … sinistra” quando cammini.
  • Stringi forte i pugni o le dita dei piedi.
  • Siediti da qualche parte nella natura. Goditi i panorami, i suoni e gli odori.
  • Respira profondamente e concentrati sull’inspirazione e l’espirazione.

6. Disegna i confini e fai delle pause

Non sovraccaricare inutilmente te stesso. Quando ti senti stanco, prenditi una pausa. Quando ti senti ansioso, prenditi un momento per rilassarti e praticare una tecnica di scarico, auto-cura o auto-calmante menzionata in questo articolo. Se qualcuno sta oltrepassando i tuoi limiti, faglielo presente sia verbalmente che non verbalmente. Esercitati  nell’essere assertivo e a far valere i tuoi diritti. Hai il diritto di dire “no” e rilassarti. E’ un tuo diritto definire confini chiari.

7. Pratica l’auto-cura

La cura di sé è l’amore di sé in azione. Cos’è l’amor proprio? L’amor proprio è capire, accettare, abbracciare e prendersi cura di se stessi. Nel contesto della regolazione emotiva, l’auto-cura fa tutto ciò che è amabile e utile per il tuo benessere. Questo può includere, ad esempio:

  • Avvolgerti in una coperta calda.
  • Prepararti cibo salutare.
  • Prenderti cura di te quando ti senti male e inondato di emozioni negative.
  • Ascoltare musica rilassante.
  • Uscire all’aperto e fare una passeggiata.
  • Ricaricarti godendoti la natura
  • Mangiare cibo nutriente per rafforzare il corpo e la mente.
  • Parlare con un amico o una persona cara.
  • Parlare con una guida spirituale.
  • Allontanarsi dalle persone tossiche.

Gli esempi di cui sopra non sono affatto esaustivi e elencano solo alcuni esempi comuni. Pensa quale può essere l’auto-cura più adatta a te. 

8. Connettiti con la tua guida interiore

Siamo tutti sfaccettati. La guida interiore è una di quelle sfaccettature – e può essere una fonte di grande intuizione e guarigione. Quando entriamo in contatto con la nostra guida interiore e impariamo ad ascoltarla, stiamo iniziando una profonda forma di recupero dell’anima . Dato che è stato il nostro sé bambino che non ha mai imparato a gestire forti emozioni, possiamo trarre grandi benefici dall’insegnare questo innocente e vulnerabile posto all’interno di noi stessi sani meccanismi di coping.

La guida interiore è un personaggio interiore poco conosciuto che tutti abbiamo e che ritengo vitale per la vera guarigione. La tua guida interiore è quel luogo dentro di te che emana amore e compassione.

Alcuni dei modi migliori per contattarla includono il dialogo con essa nel tuo diario, il lavoro a specchio (cioè guardando in uno specchio e aspettando che emerga la sua presenza), la visualizzazione e la  meditazione.

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