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7 modi in cui l’ansia divora la tua vita e quali rimedi adottare

Ansia

C’è una buona probabilità che tutti noi abbiamo provato sentimenti di ansia in risposta a minacce reali o percepite in un momento o nell’altro. Per la maggior parte delle persone, questi sentimenti sono normali poiché il cervello è programmato per metterti in guardia nei momenti di pericolo, cambiamento e imprevisti.

Infatti, in molte situazioni, provare un certo livello di ansia e stress può aiutare a migliorare le tue prestazioni in attività specifiche. Ad esempio, una persona potrebbe provare un po’ di ansia nei giorni che precedono un evento pubblico e questa è una reazione del tutto normale.

L’ansia è la risposta naturale del tuo corpo allo stress e questo stress innesca un sistema nel cervello che aumenta i tuoi livelli di energia. Quindi, un po’ di ansia di tanto in tanto va bene ed è il modo in cui il tuo corpo si prepara a un cambiamento imminente.

Detto questo, non tutti i sentimenti di ansia sono normali

Per alcuni, questi sentimenti possono essere devastanti, compromettendo la capacità dell’individuo di godersi la vita come vorrebbe. Per alcuni, l’ansia è così intensa che porta a considerare gli eventi quotidiani, anche i più banali, come situazioni di vita o di morte. Può quindi diventare un disturbo grave e questo non è una buona condizione in cui vivere. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, c’è sempre una via d’uscita. E uno dei primi passi per trovare quella via d’uscita è immergersi nella tua mente e ascoltare ciò che sta cercando di dirti.

Per prima cosa devi accettare la tua ansia, abbracciarla e comprenderla

Non c’è motivo di vergogna nell’essere ansiosi. E preferirei non dover mettere in chiaro questo concetto ovvio. Ma, purtroppo, a causa di come l’ansia viene spesso banalizzata e / o stigmatizzata, è importante far sapere a tutti coloro che soffrono di ansia che non sono soli e, accettandola, la supereranno.

Allo stesso modo, è importante far sapere agli altri che non devono sottovalutare il dolore di chi soffre di disturbi d’ansia. Peggio ancora, che non dovrebbero stigmatizzare le persone ansiose dicendo cose come “stai esagerando” o “sei così sensibile”, quando non sanno abbastanza a riguardo.

L’articolo che stai per leggere, farà luce su quest’argomento così rilevante. L’ho mantenuto breve e scorrevole perché non voglio sovraccaricarti di informazioni, ma voglio introdurti correttamente al processo di guarigione un passo alla volta.

Ti mostrerò come l’ansia può prendere il sopravvento sulla tua vita quotidiana senza che te ne renda conto. Ti guiderò a capire come  prenderne consapevolezza nel giusto modo, e anche come diventare la versione migliore di te stesso, perché credo che sia qualcosa che meriti.

Esploreremo insieme i 7 modi in cui l’ansia può lentamente consumare la tua vita. Vedremo nel dettaglio:

  • Pensieri eccessivi e ossessivi
  • Mancanza di sicurezza in se stessi e paura del giudizio
  • Fobie e traumi
  • Ansia sul posto di lavoro
  • Ansia sociale
  • Fame nervosa
  • Insonnia
  • E come trovare il tuo percorso verso la soluzione

Mettere insieme queste guide è stata un’esperienza che mi ha arricchito e spero che tu possa trarne il massimo beneficio.

Pensieri eccessivi e ossessivi

Quand’è stata l’ultima volta che hai avuto un pensiero passeggero, un po’ invadente, che sembrava venire fuori dal nulla, e che ti ha sommerso di sensazioni sgradevoli?

Se sei come la maggior parte delle persone, la risposta potrebbe essere “giusto un minuto fa”.

Ora, a volte siamo tutti feriti da pensieri fugaci ed eccessivi. E questo sta diventando la nuova normalità (a meno che non ti alleni consapevolmente a lasciar andare i pensieri ansiogeni e a riequilibrare il tuo assetto emotivo interiore).

Vedi, di tanto in tanto (più spesso di quanto vorremmo), tutti noi abbiamo pensieri temporanei che escono fuori dal nostro controllo.

Quando questi pensieri iniziano a consumarti, possono rappresentare un serio problema cronico. Poiché il pensiero eccessivo attiva le stesse parti del cervello coinvolte nella paura, le persone con una storia di disturbo d’ansia sono più vulnerabili a questo stato d’animo.

Come il nostro cervello risponde all’ansia

I nostri pensieri possono manifestarsi come reazioni fisiche nei nostri corpi. I nostri corpi, in base alla risposta di fuga o lotta, attivano gli ormoni dello stress nel flusso sanguigno, nel momento in cui siamo soggetti a qualsiasi tipo di ansia.

Questi ormoni dello stress, se non vengono ritirati rapidamente, possono manifestarsi con risposte fisiologiche come battito cardiaco accelerato, mal di testa, nausea, sudorazione, tensione muscolare, balbuzie e tremori.

Peggio ancora, nel tempo e a causa della negligenza, possono anche indebolire il sistema immunitario e lasciarci vulnerabili a una lunga serie di disturbi.

Per alcuni, i pensieri intrusivi potrebbero essere una routine quotidiana, diventando il fattore scatenante per periodi di panico e ansia intensa. Potrebbero anche essere il risultato dell’ansia stessa e aggiungere uno strato di paura e stress a ciò che la persona sta già vivendo.

Questi tipi di pensieri intrusivi possono essere travolgenti, costringendo la persona che li subisce a ossessionarli. Ad esempio, hai un compito davanti a te. È semplice e diretto. Probabilmente l’hai già fatto prima. Ma i pensieri nella tua testa potrebbero sovraccaricarti di infinite informazioni e possibilità, la maggior parte delle quali potrebbero essere inutili e indesiderate.

“E se dovesse emergere qualcosa di imprevisto, cosa potrebbe essere? Sarò in grado di gestirlo?” “Se non posso, e se fallisco, sarò giudicato? “E se ricevo un attacco di panico mentre svolgo questa operazione?”

Questi pensieri sono molto vividi e mettono la persona che li sperimenta in una condizione di frenesia, a volte anche costringendola a rinunciare all’attività.

Pensieri negativi e indesiderati

A volte, anche questi pensieri potrebbero sembrare al di fuori del nostro carattere. Il contenuto può sembrare sconosciuto, improbabile, bizzarro e forse anche ostile. E poiché sembrano di natura così radicale, possono tornare a perseguitarci più e più volte, innescando sentimenti di colpa, disgusto, angoscia, disperazione e impotenza.

Mentre sperimentare questi pensieri è già stressante di per se, il disagio si moltiplica quando la persona vive costantemente nella paura di metterli in atto in pubblico. Questa combinazione letale di colpa e paura può farti sentire “sbagliato”, costringendoti a una vita ritirata e a mantenere il segreto sulla tua condizione.

Più cerchi di evitarli, più forti tornano. Più provi a ragionare con loro, più diventano veementi. Può sembrare un circolo vizioso senza vie di fuga.

Ma la buona notizia è che le viae di fuga ci sono. Non una, ma diverse porte per uno spazio mentale più calmo e pacifico.

Ecco alcuni modi efficaci che, con la guida di un esperto, possono aiutarti a mettere a tacere quei pensieri:

  • Accetta che questi pensieri sono automatici e potrebbero andare e venire a loro piacimento.
  • Non evitarli.
  • Ricorda a te stesso che sono pensieri invadenti ma poco importanti, che non ti definiscono e nemmeno ti appartengono.
  • Pratica le tecniche di rilascio emozionale messe a punto insieme al tuo consulente.
  • Concediti qualche minuto al giorno per gli esercizi di prevenzione.
  • Allenati qualche minuto al giorno nelle pratiche di presenza in modo da essere pronto ad affrontarli quando tornano.
  • Continua con i tuoi compiti, concentrati sull’eseguirli bene.
  • Sii consapevole dell’ansia, ma non attaccarti ad essa. Le attività ti aiuteranno a raggiungere questo obiettivo.

Mancanza di autostima e paura del rifiuto

Non c’è niente di più scomodo che non sentirsi a proprio agio nella propria pelle e con quelle situazioni che in realtà dovrebbero darti gratificazione anziché disagio. Da qualche parte nel profondo, sai che non devi sentirti in questo modo, che non dovresti e che non c’è alcuna ragione o verità nei tuoi sentimenti. Eppure, nonostante tutto, lo fai.

“Sento male allo stomaco e passo molto tempo a piangere, nascondermi e stare da solo. A volte, sento il petto stringersi. Mi disturba il respiro e mi fa venire la nausea. L’ansia c’è sempre. Gli attacchi di panico vanno e vengono. E quando lo fanno, mi sento stordito e perso. Mi fanno male i muscoli. Nel peggiore dei casi, la mia mente si dissocia da tutti i sintomi fisici che potrei provare. Sento il dolore ed è molto reale. Ma la mia mente è insensibile e non ho alcun controllo sul mio dolore fisico. Quando tutto è finito, mi sento esausto e vergognoso. So di aver passato qualcosa, ma non posso davvero dirlo perché non ricordo tutto. Cosa penseranno le persone di me? Sono senza speranza.”

Per quanto elaborata possa essere la gamma di espressioni, non raschiano nemmeno la superficie del trauma e del tumulto emotivo attraversato da una persona che sta vivendo l’ansia.

Non sorprende quindi che le persone che lottano con il Disturbo d’Ansia Generalizzata sperimentino livelli elevati di bassa autostima. Il fatto che siano spesso sopraffatti dai loro pensieri e dalle loro emozioni li rende più vulnerabili.

Autostima e paura del rifiuto

Purtroppo, per quanto vorremmo negarlo, viviamo in un mondo che ti giudica in base a ciò che gli altri credono che tu sia, invece di ciò che potrebbe essere la verità.

Alle persone piace presumere, saltare alle conclusioni, giudicare e incasellare gli altri rapidamente, soprattutto in base alla prima impressione e ai cosiddetti “sentimenti di pancia”.

Quindi, a seconda dell’impressione che dai nei primi minuti della tua interazione con gli altri, ti giudicano come pertinente e quindi degno della loro compagnia, oppure sono pronti a bollarti come irrilevante e senza valore.

Ancora una volta, per quanto vorremmo negare, come società, consapevolmente o inconsapevolmente, sosteniamo questa cultura e persino la sottoscriviamo. Vogliamo tutti sentirci inclusi, vogliamo essere amati, apprezzati e accettati. Invece di cercare le qualità dentro di noi, le cerchiamo dall’esterno, dalla società.

Queste pressioni a cui la società ci sottopone, possono diventare insopportabili per le persone che hanno problemi di ansia.

Sentirsi fiduciosi e sicuri di poter esprimere i propri pensieri e agire secondo la propria volontà può essere difficile per chiunque, soprattutto per le persone che soffrono di problemi di ansia. Poiché il cervello è coinvolto in una modalità di risposta allo stress, le persone con ansia possono sentirsi sopraffatte e a disagio per il semplice sforzo di cercare di essere ciò che non sentono o non sono.

Questo può catapultare i livelli di stress alle stelle e aumentare la mancanza di autostima e sicurezza. A causa di tutto ciò che accade dentro e intorno a te, potresti sentirti costretto a chiuderti in un guscio. Ad isolarti da tutte le chiacchiere e il rumore per mettere a tacere il caos all’interno.

Se stai provando queste sensazioni, allora sappi che non sei solo. Fortunatamente, c’è una via d’uscita da questa situazione.

La chiave è stabilire una forte comunicazione prima con te stesso e poi con il mondo esterno:

  • Parla a te stesso.
  • Rifletti su tutto quello che stai attraversando.
  • Perché pensi, senti e provi tutto questo? C’è qualcosa che ti sfugge?
  • Scrivi le tue emozioni in un diario. Lavora sulle risposte.
  • Affronta i tuoi demoni interiori, descrivili dal punto di vista di un estraneo.
  • Cosa ti stanno dicendo? C’è qualcosa che puoi fare per renderli più amichevoli? Lavora su di loro.
  • Come ti vedi tra cinque anni? Cosa ti impedisce di arrivarci?
  • Stabilisci una comunicazione con il mondo esterno, all’inizio con le persone con le quali ti senti maggiormente a tuo agio.
  • Crea un ambiente amorevole. Tieni lontano da questo ambiente le persone che ti sono sgradevoli.
  • Parla con le persone che ti sono vicine e racconta loro cosa stai passando.
  • Cerca aiuto e assistenza quando ti senti giù.
  • Esprimiti liberamente senza preoccuparti di essere giudicato o ridicolizzato.
  • Premiati congratulandoti con te stesso per ogni progresso.
  • Sei sempre più vicino ad essere la migliore versione di te stesso.

Fobie e traumi

Immagina le situazioni che sto per descriverti nel modo più vivido possibile, mentre parliamo. Prenditi il ​​tuo tempo e non avere fretta. Puoi anche farlo in momenti diversi e annotare le tue esperienze con ogni situazione immaginata.

Situazione 1: stai per salire sul palco e pronunciare il tuo primo discorso pubblico ad una platea di 500 persone. Sapevi che sarebbe successo e ti stai preparando da oltre una settimana. Ora sei lì.. Davanti a te c’è il podio col microfono… Come ti senti?

Situazione 2: stai conversando con gli amici, sulle solite cose. Stai sorseggiando il tuo caffè e ti stai godendo il tempo con loro. Poi all’improvviso qualcuno tocca un argomento per te sensibile. All’improvviso, ricordi spiacevoli del tuo passato balzano alla mente come tigri affamate, quei ricordi che non vuoi mai rivedere, quelli che hai nascosto agli altri. Forse pensavi di averli superati. Invece, eccoli lì che ti scorrazzano in testa senza controllo.

Situazione 3: stai prendendo l’ascensore per raggiungere l’ultimo piano di un palazzo. L’ascensore è molto elegante ma, ad un certo punto, la lampadina che lo illumina si fulmina. L’ascensore continua a salire normalmente anche al buio, ma una miriade di pensieri sta attraversando la tua mente alla velocità della luce…

Ora controlla i palmi delle mani

Sono sudati? Il cuore ha accelerato durante una qualsiasi delle situazioni? E il tuo respiro? Respiri più velocemente rispetto a prima della visualizzazione?

La maggior parte di noi diventa ansiosa quando è costretta ad affrontare situazioni che sono al di fuori della nostra zona di comfort. Ora, queste situazioni potrebbero essere qualsiasi cosa, da quelle che abbiamo elencato sopra a qualcosa che potrebbe essere più personale e noto solo a te.

Ma la maggior parte di noi è vulnerabile a fattori scatenanti che riportano pensieri indesiderati; paure, traumi e fobie inclusi.

Questi ricordi possono riportare emozioni represse che sono state soppresse a lungo. Possono consumarti senza una ragione logica e immediata. Questi fattori scatenanti sono sufficienti per lasciare che l’ansia prenda il sopravvento.

Se qualcosa di così casuale come una semplice conversazione o una routine quotidiana può scatenare una tempesta di ansia in te, ciò non dovrebbe più essere ignorato. Se l’ansia sta prendendo il sopravvento sulla tua vita, l’unico modo per iniziare veramente a guarire è prendere una decisione (forse la più importante della tua vita) e affrontare i tuoi demoni.

Prima di iniziare il percorso vero e proprio per uscire dall’ansia, fermati un momento. Fermati e osserva la situazione che causa l’ansia. È una paura, un trauma o una fobia che non ti rendevi conto di avere o che hai lasciato irrisolta per molto tempo?

L’ansia non esiste nell’isolamento … ma sarà vero?

Ovviamente non è vero! Pensare che isolarsi e tagliare i ponti con qualsiasi situazione potenzialmente ansiogena possa risolvere il problema, è un terribile errore. Anche se ti chiudi in una campana di vetro, ci sarà sempre quel pensiero, quell’immagine, quel ricordo, quel rancore passato o quell’aspettativa sul futuro che sbuca dal nulla e ti salta addosso con inaudita ferocia.

Perciò, prenditi del tempo per riflettere sui problemi che fluttuano intorno e dentro il tuo inconscio. Dai un’identità a quei problemi e guarda cosa ne viene fuori. Potresti essere sorpreso di svelare una serie di emozioni e ricordi repressi che potrebbero alla fine portarti alla pace che stavi cercando.

Rivisita e visualizza le stesse situazioni che agiscono come inneschi per la tua ansia.

Osserva te stesso e le tue reazioni alle varie situazioni. Fai pace col fatto che qualunque sia la paura, non ha senso trascinarsela dietro a vita. Pensa a questa come un’opportunità per riscrivere quelle situazioni in modo che l’eccesso di ansia ne rimanga fuori.

La tua ansia ha una voce. Ascoltala.

Ansia sul posto di lavoro

Ansia e stress vanno di pari passo e possono avere un impatto di vasta portata sulla vita di una persona. Secondo una recente statistica, il disturbo di panico è il risultato di ansia e stress ed è caratterizzato dal verificarsi di ripetuti attacchi ansiosi.

La sensazione di intenso terrore e paura che affiora quando gli inneschi colpiscono (e di solito all’improvviso) fa sì che una persona attraversi sintomi simili a un attacco di cuore.  Una situazione a cui il corpo non è preparato. Queste esperienze sono molto reali per la persona che le sta vivendo e possono accadere in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Il posto di lavoro non fa eccezione

Molti di noi ammetteranno che, nella maggior parte dei casi, l’attuale ambiente di lavoro è estremamente competitivo, costringendo le persone a lavorare sotto costante giudizio e stress. In un mondo in cui il tempo è denaro, ogni secondo conta, con conseguenti pressioni estreme, straordinari e la paura di essere sempre messi da parte per qualcuno migliore e più competitivo. Inoltre, la condizione di scarsità e precarietà del mondo del lavoro, soprattutto negli ultimi tempi, peggiora ulteriormente le cose.

Questa pressione a essere all’altezza delle aspettative, oltre alle responsabilità finanziarie che ne derivano e al clima di precarietà, può costringere un individuo a lavorare oltre le sue soglie, spingendolo quasi al punto di rottura.

Le scadenze sono così ravvicinate l’una all’altra da non dare alle persone spazio di respiro per raccogliere i pensieri. La concorrenza è così alta che gli individui sono disposti a rischiare il proprio benessere mentale e fisico per mantenere il proprio lavoro, pagare le bollette e mantenere il tenore di vita accettato dalla società.

Anche se questa è diventata la nuova normalità del nostro stile di vita, a volte le cose possono sfuggire di mano. E quando ciò accade, quando ti sottoponi a periodi di continuo stress e ansia, quella sensazione opprimente prende il sopravvento e inizia a interferire con la tua capacità di svolgere il tuo lavoro o gestire la tua attività autonoma.

La tua salute mentale e fisica diventa un pedaggio da pagare e le cose iniziano a sfuggire di mano.

L’elemento chiave per la guarigione dall’ansia, dallo stress e dal panico (cose che si intrecciano tra loro) è l’esposizione ai fattori scatenanti con un approccio consapevole unito a tecniche psicofisiche mirate. Quindi, invece di evitare gli stimoli o la situazione, si inizia ad affrontarli “armandosi” con un arsenale di risorse interiori che ti rendono via via più forte. Imparare a non evitare è cruciale e molto spesso è il primo passo verso la guarigione: si utilizza lo stimolo scatenante come leva per diventare sempre più stabili, come una sorta di “aikido emozionale”.

In primo luogo, accetta l’ansia.

Quindi identifica i suoi modelli di innesco. Ciò che potrebbe iniziare come un pensiero su qualcosa di completamente innocuo, un’e-mail che hai inviato, una conversazione che hai avuto, un evento imminente, una piccola preoccupazione, può scatenare risposte inaspettate e ostili. L’ansia può dirti “non puoi farlo, abbandona, hai fallito” e martellarti ripetutamente di sentimenti sgradevoli con un’intensità sempre crescente e incontrollabile.

La tua mente percepisce un innesco e la sua risposta di lotta o fuga la costringe ad andare su di giri. Agisce nel tentativo di aiutarti a sopravvivere ma non si rende conto che in realtà non ti sta aiutando.

Affrontare l’ansia sul lavoro

Sebbene l’ansia possa manifestarsi ovunque e in qualsiasi momento, è più facile che accada sul lavoro, semplicemente a causa dei livelli elevati di competizione e pressione che ne derivano. Fortunatamente, c’è un modo per cambiare le cose.
Fai sapere alla tua mente che ce l’hai.

Usa la respirazione 7-11. Questa semplice procedura è soltanto una delle innumerevoli tecniche contro l’ansia ma è di grande aiuto in molte occasioni.

Molti suggeriscono di usare le cosiddette “affermazioni positive”. Sebbene le affermazioni possono anch’esse contribuire a calmare l’ansia, risultano totalmente inefficaci se non vengono abbinate a procedure più incisive.

Lavorare per creare un equilibrio vita-lavoro

Se al suggerimento di ritagliare del tempo per te stesso ti viene istintivo rispondere “per carità, non ho nemmeno un minuto!” è chiaro che nella tua vita c’è qualcosa che non va, per cui devi tempestivamente correre ai ripari.

Correre ai ripari significa innanzitutto fermarti, sederti a tavolino con te stesso e identificare i rami secchi che si possono tagliare. Fidati, non esiste una sola persona là fuori che non abbia rami secchi nella propria vita. Per tagliarne qualcuno potrebbe essere necessario imparare a dire “no”. Potrebbe risultarti difficile ma ne va della tua vita!

Ansia sociale

Uno degli effetti più dannosi dell’ansia è la sua capacità di isolarti; innescare sentimenti che ti fanno sentire timoroso e indegno di compagnia. Le persone con ansia sociale potrebbero notare un aumento dell’ansia durante le interazioni sociali, anche nei periodi piacevoli e positivi.

Peggio ancora, sentendosi immobilizzati e impotenti contro i propri sentimenti, soffrono in silenzio ed evitano situazioni che li mettono in contatto con le persone.

L’ansia sociale (o fobia sociale come viene talvolta chiamata) è più che semplice imbarazzo o timidezza. È un tipo di fobia complessa che può compromettere la fiducia, la stabilità mentale, lo stile di vita, il benessere emotivo e le relazioni di un individuo, per non dire altro.

I sintomi possono essere impercettibili ma possono essere individuati nel tempo e mediante osservazione.

Le persone con un disturbo d’ansia sociale generalmente sperimentano un maggiore disagio emotivo in presenza di persone, indipendentemente dal fatto che siano estranei o persone care. Possono diventare particolarmente ansiose e stressate mentre:

  • vengono presentate ad altre persone
  • sono impegnate in una conversazione e vengono criticate o giudicate
  • devono condurre una riunione
  • sono valutate a un colloquio, concorso o a un esame
  • devono incontrare i superiori al lavoro
  • incontrano estranei
  • sono impegnate in relazioni sentimentali

Questo elenco non è certo esaustivo, ma tocca le situazioni più comuni ed evidenti. Se ti ritrovi riservato e ansioso in incontri sociali (parlare di fronte a un gruppo, interagire con nuove persone, avviare conversazioni, mangiare in pubblico) e se scopri che i tuoi livelli di ansia aumentano al solo pensiero e in previsione di queste situazioni, allora potresti avere a che fare con ansia sociale.

Fortunatamente, nonostante sia complessa, l’ansia sociale è un disturbo superabile. Con le opportune strategie, puoi, col tempo, imparare a gestire la tua ansia. Puoi anche imparare modi per affrontare gli eventi sociali con sicurezza, lasciando che eventuali difetti percepiti passino senza pregiudizi o giudizi.

Ecco alcune cose che puoi iniziare a fare per superare l’ansia sociale

Avvicinati gradualmente e consapevolmente alle situazioni sociali che mettono alla prova la tua ansia ed esercitati a stare in questo ambiente il più a lungo possibile.

Questo ti permetterà di realizzare che le tue paure sono il risultato della tua mente che va su di giri e nient’altro.

  • Una volta che rimani in queste situazioni e ti rendi conto che non può venirne fuori nulla di male, la tua ansia comincerà a calmarsi.
  • Esercitati a fare le cose che possono sfidare la tua ansia.
  • Una volta che ti rendi conto che non andrà poi così male, sforzati di metterti ripetutamente in queste situazioni.

Con il tempo e la pratica, inizierai a superare le tue paure e sarai in grado di lavorare da uno spazio più calmo.

  • Fermati e rifletti sul tuo percorso di tanto in tanto.
  • Fermati e ricompensati per i meravigliosi progressi che hai fatto. Le persone ansiose tendono ad essere le loro maggiori critiche.

Tendono anche ad analizzare il prima e il dopo di ogni situazione, aumentando la loro ansia. Sostituisci questi tratti con abitudini di sicurezza di sé come ricompensarsi e congratularsi. Più parli a te stesso e dici a te stesso che stai bene, più probabilmente ti sentirai a tuo agio nella tua pelle.

  • Pratica la socializzazione.
  • Contatta e intensifica i rapporti con le persone che ti mettono a tuo agio.
  • Fai loro conoscere le tue preoccupazioni e appoggiati a loro.

La socializzazione ha un collegamento diretto con tassi più bassi di ansia e depressione e può farti un mondo di bene.

Rilascio emozionale e autoipnosi nel trattamento dell’ansia sociale
Il rilascio emozionale istantaneo e l’autoipnosi, unite agli accorgimenti di cui abbiamo appena parlato, possono accelerare enormemente la guarigione dall’ansia.

Si tratta di pratiche che non richiedono molto tempo ma è essenziale che siano insegnate e guidate con un focus specifico sul superamento dell’ansia e personalizzate in base alle esigenze e alle caratteristiche di ogni individuo.

Ansia e fame nervosa

La fame nervosa e l’ansia vanno letteralmente a braccetto. Le persone che ne soffrono sperimentano episodi ricorrenti di abbuffate; mangiano grandi quantità di cibo e sentono una perdita di controllo sul mangiare.

Si stima che dal due al cinque percento degli italiani soffra di fame nervosa. Questo è il disturbo alimentare più comune qui da noi.

Ansia ed eccesso di cibo

La ricerca deve ancora determinare la giusta correlazione tra ansia e fame nervosa, ma si ritiene che entrambi siano causati da una combinazione di fattori, tra cui:

  • genetica
  • ambientale
  • fisiologia
  • neurologica

Alcuni ricercatori ritengono che l’abbuffata possa temporaneamente lenire i sentimenti di ansia per alcune persone. Uno studio ha rilevato che il desiderio di abbuffarsi aumenta con lo stress, l’ansia e la risposta al cortisolo nei partecipanti al test con fame nervosa.

Il ruolo del cortisolo

Il cortisolo è un ormone surrenale che potrebbe influenzare l’appetito. A volte è chiamato “ormone dello stress”. Questo perché i livelli di cortisolo aumentano quando sei sotto stress.

C’è una ricerca specifica sulla connessione tra i livelli di cortisolo e fame nervosa. Tuttavia, ci sono prove che suggeriscono che ansia e stress possono innescare il mangiare emotivo.

Cosa puoi fare

Ci sono varie cose che possono aiutarti a controllare l’ansia e le abbuffate. La cosa più importante è iniziare un percorso sotto la guida di un esperto.

Ansia e fame nervosa sono condizioni diverse. Trattarne una non tratterà necessariamente l’altra, ma devono essere trattata entrambe allo stesso tempo. Un percorso che comprenda sia tecniche di rilassamento che di consapevolezza può essere un’ottima soluzione. Queste tecniche lavorano insieme e devono essere adattate alle tue esigenze specifiche per assicurarti di ottenere il risultato ottimale.

Il rilascio emozionale istantaneo può essere usato per trattare l’ansia. Quando la tua ansia viene trattata in modo appropriato, i sintomi dell’alimentazione incontrollata possono diminuire.

Anche la meditazione guidata e l’autoipnosi, che si sono dimostrate efficaci nel trattamento della fame nervosa, possono essere utili nella gestione dell’ansia. Questo tipo di trattamento si concentra sulla presa di consapevolezza sia dei processi di pensiero che dei modelli di comportamento in modo da poterli modificare.

Sapere cosa scatena la tua ansia può aiutarti a gestire le situazioni che potrebbero peggiorare tali sentimenti. Ad esempio, se sai che i libri sulle diete possono esacerbare la tua ansia, buttali via. Rendi la tua casa un luogo sicuro e positivo che promuove un’immagine sana del corpo.

Anche lavorare per combattere gli schemi di rigidità e il dialogo interno, può giovare alle persone che soffrono di ansia. Anche questo può essere fatto praticando la consapevolezza, la meditazione e le tecniche di rilassamento. Dobbiamo essere disposti ad accettare che cambiare la nostra mente può cambiare le nostre vite.

Ansia e disturbi del sonno

Ansia e disturbi del sonno sono strettamente collegati. Le persone con insonnia, ad esempio, corrono un rischio molto più elevato di diventare ansiose rispetto a quelle che dormono bene la notte.

Allo stesso modo, con le persone che soffrono di ansia cronica, uno scarso sonno per un periodo continuativi può compromettere lo spazio mentale e le emozioni di una persona. L’ansia stessa è associata a disturbi del sonno come la riduzione della quantità di sonno ristoratore a onde lente che l’individuo ottiene ogni notte.

Purtroppo, questa combinazione letale è più comune di quanto pensi.

Il 43% degli italiani afferma che l’ansia e lo stress hanno modificato radicalmente il loro rapporto con il sonno. Di conseguenza, dicono di rimanere svegli di notte almeno una volta al mese. Uno dei problemi più comuni con l’addormentarsi è che le persone non riescono a spegnere la mente.

Quindi, nonostante sia stanca e indolente tutto il giorno, la tua mente va in tilt e non si ferma nel momento in cui ti corichi a letto e speri di dormire. All’improvviso, la mente iperattiva inizia a proporre ricordi del passato, i tuoi pulsanti del dolore vengono premuti e il tuo serbatoio di angoscia si riempie fino all’orlo.

Se stai vivendo ansia in qualsiasi forma, depressione, preoccupazioni finanziarie, attacchi di panico, traumi, fobie, disordini emotivi e / o fisici, ci sono buone probabilità che tu stia sperimentando un sonno disturbato.

Ecco alcuni segnali di allarme che possono dirti se la tua ansia sta interferendo con i tuoi schemi di sonno notturno:

  • Hai difficoltà ad addormentarti o a restare addormentato
  • Ti senti stanco durante il giorno
  • Hai disturbi fisici come dolori muscolari e articolari, difficoltà respiratorie, irrequietezza, palmi sudati, torace stretto e / o intorpidimento durante il tentativo di dormire
  • Trovi difficoltà a prestare attenzione, si sentono assonnati, ma non riescono a dormire e sono facilmente irritabili

Se queste situazioni ti sembrano familiari, sarai felice di sapere che ci sono modi per calmare la mente e addormentarti.

Crea una routine notturna che incoraggi le distrazioni positive.

Concentrare tutta la tua attenzione su come non riesci ad addormentarti farà solo sembrare il problema più grande. Invece, crea una routine di immagini notturne che coinvolga e distragga i tuoi sensi.

Ad esempio, chiudi gli occhi e immagina una bella giornata calda al mare o in montagna. Pensa agli elementi del paesaggio. Guardali. Toccali. Puoi sentire anche profumi e sapori di quel luogo?

Questo tipo di immagini può aiutarti a trasferire la tua mente in un luogo di calma. Quando la mente diventa calma, diventa felice e ridurrà gradualmente il suo sproloquio lasciandoti dormire in pace.

Pratica la consapevolezza notturna

L’ansia è il meccanismo di difesa della mente da una crisi di emergenza a breve termine. L’insonnia e il sonno scarso seguono a ruota. Lo stress che provi potrebbe derivare dall’insicurezza di essere giudicato, ridicolizzato o isolato ancora di più.

Per quanto negativi possano essere questi sentimenti, la tua mente è più che in grado di gestire la situazione quando la alleni a essere consapevole dei suoi pensieri. Ora, comprendiamo che questo potrebbe non essere facile per molti di noi. Tuttavia, con il tempo e con la pratica, puoi allenare la tua mente a fare ciò che desideri. Praticare la meditazione può aiutarti a ottenere esattamente questo.

Concentrati sul tuo respiro

Definisci la tua vita dalle scelte che fai, ogni singola ora della tua vita. Se riesci a rallentare il flusso dei tuoi pensieri e utilizzare il tempo intermedio per razionalizzare le tue scelte, ti renderai conto che non vale la pena sottolineare nulla nella vita. La chiave è spostare la mente verso uno stato di “consapevolezza” in modo da riportarla al presente ogni volta che scivola via.

Rimanere consapevoli dei tuoi schemi respiratori ti aiuterà a trovare un modo per calmare i tuoi pensieri e superare tutto ciò che potrebbe stressarti al momento. Di conseguenza, sarai in grado di escludere situazioni che generano negatività e angoscia. E, di conseguenza, sarai anche in grado di dormire molto bene.

Conclusioni

Ora che hai acquisito informazioni sui modi in cui l’ansia potrebbe lentamente consumarti la vita, ti esorto a fare sforzi per incorporare i cambiamenti. Le scelte che abbracci possono aiutarti a raggiungere un maggiore senso di sé e calma. In poche parole, possono aiutarti a essere una versione migliore di te stesso.

Ricorda che c’è sempre una via d’uscita da ogni pensiero e sentimento guidato dall’ansia che potresti provare. Soprattutto, ricorda che non sei solo. Il mondo intero sta aspettando di fare amicizia con te. Tutto quello che devi fare è incontrarlo a metà strada.

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