Gli antichi filosofi orientali, così come gli esoteristi occidentali, hanno evidenziato in natura un fenomeno molto curioso: quando una certa forza/movimento viene spinta all’estremo, inizia a trasformarsi nel suo opposto.
Nel famosissimo simbolo di Yin e Yang, lo Yin (nero) inizia quando lo Yang (bianco) è al suo massimo e viceversa. Più forte è il vento contro un aereo, più velocemente decollerà.
Vediamo questo schema in molti aspetti della nostra vita:
- più si resiste a un certo movimento, più diventa forte
- più permetti a una certa energia di fluire liberamente, più in fretta si esaurirà
- quando una nuova idea è contrastata, si rafforza; se ignorata, svanisce
- concediti un sacco di comfort e diventi pigro; sentiti a disagio per la tua situazione e diventi produttivo
- odia una persona con tutte le tue forze e le sarai più vicino di quanto tu possa immaginare
- segui una dieta con un rigore del 100% e presto la abbandonerai
- sopprimi i tuoi desideri e cresceranno a dimensioni sproporzionate; indulgi in essi e alla fine te ne stancherai
Cosa sarebbe Gesù senza la crocifissione? I politici senza i movimenti di opposizione? Il capitalismo senza povertà? Il desiderio senza frustrazione?
Ho visto questo misterioso principio funzionare nelle carriere, nei movimenti sociali, nella politica, nell’amore e nella spiritualità.
Quindi come applicarlo in pratica? Gestendo abilmente le forze nella tua vita.
Quando vuoi mantenere una certa energia nella tua vita, non permetterle di spingersi al suo massimo potenziale. Accetta la resistenza. Se vuoi mantenere una routine di esercizi, ad esempio, fanne meno di quanto ti consente la tua motivazione, in modo che essa non si esaurisca. Se hai voglia di praticare un’ora di meditazione ogni giorno, praticane quaranta minuti.
In questo modo moderi l’“ondata di energia”, rendendola più lunga e sostenibile. Mantieni viva la fame.
Quando vuoi esaurire una certa energia emotiva, osservala senza giudicarla e senza lasciarti coinvolgere da essa. Gesù ha detto “non resistere al male”. Con questa frase non voleva predicare la passività ma un principio più profondo.
Quando il “male” è agli inizi, sei in grado di estinguerlo alla radice; altrimenti, più lo combatti, più lo nutri. E la soluzione saggia è aiutarlo ad esaurirsi in un ambiente controllato.