Patanjali Yoga Sutra 46 – 47 – 48
La contemplazione non è meditazione. C’è una grande differenza, e non solo di quantità, ma di qualità. Esistono su piani diversi. Le loro dimensioni sono
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La contemplazione non è meditazione. C’è una grande differenza, e non solo di quantità, ma di qualità. Esistono su piani diversi. Le loro dimensioni sono
La mente è memoria; è come un computer. Per l’esattezza, è un biocomputer. Accumula tutto ciò che è vissuto, conosciuto. Attraverso molte vite, attraverso milioni
CHE COSA È LA MENTE? La mente non è una cosa, ma un evento. Una cosa ha sostanza, un evento è solo un processo. Una
L’uomo dorme per quasi un terzo della sua vita. Ma il sonno è stato trascurato, terribilmente trascurato. Nessuno ci pensa, nessuno ci medita. Questo è
LA MENTE DIVENTA TRANQUILLA COLTIVANDO GLI ATTEGGIAMENTI DELL’AMICIZIA VERSO IL FELICE, LA COMPASSIONE VERSO IL MISERABILE, LA GIOIA VERSO IL VIRTUOSO E L’INDIFFERENZA VERSO IL
Patanjali ci insegna che il suono (vibrazione – frequenza) è l’elemento base dell’esistenza. Proprio come i fisici affermano che l’elettricità è l’elemento base, gli yogi
Patanjali ci parla del fenomeno di Dio. Dio non è il creatore. Per Patanjali, Dio è in realtà la massima fioritura della Coscienza individuale. Tutti
Vi sono tre tipi di cercatori. Il primo tipo arriva sulla strada per curiosità: Patanjali lo chiama kutuhal. Non è veramente interessato. Ci si è
Patanjali è il più grande scienziato della ricerca interiore. Il suo approccio è quello di una mente scientifica: non è un poeta. E questo è
Abhyasa e vairagya – costante pratica interiore e distacco dal desiderio: queste sono le due pietre miliari dello yoga di Patanjali. È necessario uno sforzo
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