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Ipnosi regressiva: Il Mistero della vita e del Tempo

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Ricordare e rivivere

L’ipnosi regressiva permette di rivivere episodi sia positivi che negativi vissuti in passato. Può quindi servire per raggiungere il cuore di molti problemi psichici e risolverli, con ricadute positive anche sul benessere.

Lo scopo va però anche oltre: recuperare la vostra esistenza, il vostro tempo ed uscire dall’ipnosi quotidiana.

ESSERE VERAMENTE NOI STESSI. QUESTO È IL FINE

Le implicazioni di quanto scritto vanno però molto oltre l’aiutarvi semplicemente nell’organizzazione della vita o a riscoprire un momento del passato, e vi guidano verso quello che siete veramente e nel realizzare il vostro benessere e la vostra natura.

Imparare le tecniche di regressione vi porta a cambiare la visione della vita e del tempo. La visione si allarga e si libera dall’attenzione alle piccole cose.

Queste tecniche vi portano a sviluppare una calma ed una forza interiore che sono tra l’altro la base per il successo nella vita, per il magnetismo personale e per l’uscita dalla trance quotidiana e la scoperta del vero centro della vostra potenza e del vostro benessere. È una nuova genesi all’interno di voi.

Vi portano infatti sicuramente ad ottenere tutto quello che avete sempre desiderato e che non avete raggiunto perché bloccati da schemi limitanti del passato. Inoltre vi portano ad ampliare ed allargare la visione attorno al punto centrale da cui tutto nasce: voi.

ATTRAVERSO LA REGRESSIONE POSSIAMO LIBERARCI DA UN PASSATO CHE CI SEGUE

INOLTRE. Se potete conoscere e vivere il passato, questo significa che coesiste nel presente. Che è QUI. Infatti il modo migliore di pensare è che siamo in un unico continuo spazio tempo e l’idea del tempo è un’idea primariamente mentale.

Tipi di Regressione

Richiamare al presente il passato della vita. Regressione semplice: in cui il soggetto rivede il suo passato con atteggiamento critico e sentimenti del presente. Rivivificazione: in cui il soggetto dimentica il presente per comportarsi, esprimersi e sentire come accadeva in passato. Che facciamo una o l’altra alla fine arriverete ad un cambiamento nell’ORA. La cosa più essenziale cui infine arriverete partendo dal passato è scoprire il vero presente.

Vero o falso? Ogni cosa che potete vedere o sentire in una regressione esce da voi. Quindi a livello soggettivo significa qualcosa.

Tecniche ipnotiche e magnetiche e aumento della sensibilità

Le tecniche ipnotiche aumentano la sensibilità e possono aiutare molto nella regressione.

Parlare di regressione implica un lavoro sul tempo. Che cosa è veramente il tempo?

In noi ci sono più meccanismi che regolano il rapporto col tempo e ce ne nascondono la vera natura. Il tempo è un argomento che pur influenzando tutta la nostra vita è poco conosciuto. Ad esempio anche la velocità del tempo è chiaramente soggettiva. Molto spesso sembra sfuggirci ed essere senza controllo. Capirne l’essenza è una chiave fondamentale per il percorso sul quale ci stiamo avviando. Ad esempio quando dormiamo il tempo passa in un attimo, ma anche quando siamo svegli se non facciamo attenzione il tempo sembra passare altrettanto rapidamente.

Capita quindi che siamo svegli, ma è come se dormissimo. Che cosa è che ci fa dormire e non vivere la vita? La vita passa e ci sembra magari di non essere mai stati noi stessi.

Quello che ci ruba a noi stessi è il fatto di essere prigionieri dei nostri meccanismi automatici, del nostro ego. L’uomo medio non è libero. La libertà cui vogliono condurvi queste pagine è la libertà vera, libertà da una serie di meccanismi automatici che rubano l’uomo a sé stesso, gli rubano la vita ed il suo tempo sicchè di alcuni si può dire: ha vissuto ottant’anni, ma in realtà sono solo una ventina scarsi…

Nel tempo si forgiano gli schemi mentali.

L’uomo infatti forgia colle sue mani le catene che lo stringono e che gli rubano il tempo della propria vita. Queste catene gli rubano non solo il tempo, ma anche il piacere, in quanto anche questa qualità sembra prigioniera di un fantomatico domani e l’uomo è incapace di riconoscerla nel presente.

Queste catene si formano attraverso eventi cui reagiamo con comportamenti che successivamente diverranno ABITUDINI e CONDIZIONAMENTI.

Ad esempio, l’uomo che potrebbe dipendere solo dagli elementi naturali, incomincia ad occupare la sua esistenza ad ingabbiarsi in un meccanismo sociale dalla quale non può uscire sotto pena di infrangere certe convenzioni giudicate indispensabili alla riputazione della casta stessa.

Poi si fa schiavo di una carriera che lo sballotta qua e là, alla mercè del capriccio altrui. Poi cerca di darsi una “posizione sociale” faticosa da mantenere . Poi, non contento ancora, si dà un partito politico.

L’uomo moderno, da qualunque parte si volti, è circondato da una rete di ferro spinato che non si può varcare senza pericolo di morte. Non ha libertà né di disdirsi né di contraddirsi, ma deve sempre portare una maschera con un sogghigno stereotipo di autorità o di sottomissione.

Ed inoltre c’è appunto anche un individuo col quale siamo a ogni momento a contatto, dal quale non ci è dato sfuggire, ed è il nostro ego. Il nostro “signor io”.

Se vi è dunque un personaggio sul quale avremmo interesse ad avere l’intero incontrastato dominio è proprio il nostro io, il nostro ego.  Ma, ohimè! quanto più difficile è rendersi indipendenti dal nostro io e dal nostro ego che non dagli altri! Quanto più difficile è ridurlo obbediente al nostro volere!

Siamo in una trance quotidiana

È capendo i meccanismi dell’ipnosi che potremo liberarci dalla vera ipnosi inconscia che blocca la nostra vita. In pratica possiamo liberarci dagli schemi mentali che ci portiamo dietro e che ci impediscono di godere pienamente della vita.

La regressione permette di scoprirne l’origine e risolverli. Risolvendo i condizionamenti possiamo essere più felici.

L’uomo sociale è ipnotizzato e schiavo delle convenzioni: ogni individuo è succube delle abitudini. L’abitudine impaccia la felicità non solo perchè è disarmonica, ma perchè ci vieta di sviluppare tutta la nostra potenza e inghiotte letteralmente la nostra realtà.

INCOMINCIAMO ANCHE A CAMBIARE LA NOSTRA VITA: DOBBIAMO ROMPERE LE ABITUDINI CIOÈ GLI SCHEMI CHE CI CRISTALLIZZANO NEL PASSATO.

Abbiamo paura di vivere veramente. Cerchiamo sempre di far qualcosa per assorbire il tempo, e per far sì che il tempo passi velocemente senza che ce ne rendiamo conto.

Il paradosso è che tutti vorrebbero più tempo nella propria vita, ma appena ce l’hanno lo utilizzano per farselo mangiare da elementi di distrazione. Per molti il tempo che passa lentamente, infatti, viene vissuto negativamente. Così il paradosso è che si cerca di aggiungere tempo alla vita oggettiva, per poi ridurlo il più possibile soggettivamente, lasciandosi assorbire in mille distrazioni a cominciare dalla tecnologia.

L’uscita dal tempo

Ma vi è un’uscita da questa trappola. Vi è un altro stato dell’essere che trascende il tempo. Tale stato è dentro di noi, e la chiave per raggiungere tale stato e trascendere la dimensione del tempo è superare le proprie automaticità.

Tale stato è anche al di là del “karma”, cioè della sequenza obbligata di cause ed effetto che guidano le nostre esistenze L’ipnosi regressiva è la strada per vedere come queste cose si sono sviluppate.

Rompere l’abitudine è il passo cruciale per conquistare la libertà di noi stessi, per veder chiaro e lontano nella vita. Vi sono degli uomini i quali non vivono che di abitudini: esaminateli un momento e vedrete che si tratta di esseri inferiori, di gente il cui mondo si riduce a un angolo di un angolo minuscolo, fiori di serra che appena messo il capo fuori della vetrata cadrebbero uccisi dalla forte ventata della libertà.

Se non rompete l’abitudine, alla fine dei vostri giorni vi accorgerete che il mondo lo avete visto dalla finestra, ma che non avete vissuto. Questo vale nel dominio fisico e nel dominio spirituale.

L’abitudine nasce in un attimo. Se noi percorriamo una strada mai percorsa, questa abitualmente ci sembra più lunga all’andata che al ritorno. La ragione è che al ritorno la strada è già più abitudinaria, siamo quindi meno vigili, e meno alla ricerca di informazioni nuove; e ne consegue anche che quando viviamo nell’automaticità il tempo viene come inghiottito, e gli anni passano in attimi.

La prima chiave del tempo

Abbiamo qui una prima chiave per recuperare il tempo: la sua misura dipende dalle cose. Il tempo dipende da noi. Noi non arriviamo mai a renderci conto di ciò, poiché la nostra vera natura umana è fissata nel nostro ego, cioè nell’insieme delle nostre abitudini e strutture di pensiero, e queste decidono anche del nostro tempo.

Chiunque può infatti notare che il tempo sembri passare differentemente a seconda delle situazioni. A molti i periodi belli sembra che passino più rapidi, mentre i periodi brutti o noiosi sembrano più lunghi. Il bambino, che non conosce tali convenzioni, vive il tempo differentemente. I bambini normalmente hanno una percezione del tempo diversa dagli adulti, ed una giornata sembra infinita.

Nell’infinito del presente vi è tutto, il nostro passato, il nostro futuro, basta entrare in questa dimensione.

Esercizio di rievocazione: per un attimo lasciamoci andare ad un momento FELICE del nostro passato. Non importa come lo ricordate, semplicemente lasciatevi andare notando quello che vedevate, sentivate, provavate quando eravate lì. Poi tornate al presente.

Quello che avete fatto è mettere in atto la vostra memoria. Ma nello stesso tempo avete lasciato andare, per un istante, il fatto di stare solo nei vostri pensieri abituali.

Una cosa che avrete forse notato, se la memoria è forte, è che anche le vostre sensazioni interiori saranno cambiate. Avete cioè avuto un effetto sulla vostra FISIOLOGIA. Vi è un continuum mente-corpo del quale dobbiamo divenire consapevoli.

Durante una regressione una persona può avere sensazioni molto intense. A volte vi può essere anche un fenomeno di “crisi” con forti reazioni. Ma sempre, dopo una crisi, una persona si sente meglio poiché avrà “scaricato”.

Primi passi

Un passo importante per ottenere una buona regressione è ABBASSARE LA CRITICA. Molti sono curiosi riguardo alla regressione… La CURIOSITÀ è il primo presupposto per vivere bene la regressione. Se la CRITICA è troppo alta ci vuole un po’ più di tempo per lasciarsi andare, comunque tutti, prima o poi, possono sperimentare una regressione.

La percezione adulta del tempo

Un buon lavoro con la regressione ci permette di riappropriarci della vita e ci sembra di avere più tempo perché finalmente possiamo vivere il presente liberi dal passato. Il normale stato di essere dell’adulto è infatti uno stato paradossale.

Per far questo vi è bisogno di una dote essenziale, che si chiama “presenza”. Con “presenza” indichiamo un altro stato dell’essere, non più prigioniero del movimento tra lo ieri ed il domani ma finalmente “presente”.

È uno stato che è nel qui ed ora ed in realtà è al di là di tutto. È uno stato di reinteagrazione della nostra “energia” e quindi di potenza percettiva.

Questa guida vi aiuta a superare i meccanismi dell’ego e può permettervi di aprirvi ad una nuova dimensione, modificare la percezione temporale, risvegliare alla coscienza tutte le potenzialità che non realizziamo e che non percepiamo, comprese quelle dette da molti “supernormali”, ed integrare nella nostra vita nuove dimensioni avviandoci su quella che gli orientali chiamano “la via del saggio”.

Allora la soddisfazione non è solo nell’avere più tempo. Superare l’ego significa poter superare i pensieri che, come una cortina fumogena, ci impediscono di percepire il nostro essere. Quello che ci attende è quindi finalmente la scoperta di noi e di un mondo che forse non avevamo mai visto veramente.

Questo processo, oltre che per lo sviluppo individuale, è anche fondamentale per la nostra vita di relazione. Fino al momento in cui noi non superiamo i nostri meccanismi automatici, ci comporteremo con gli altri in maniera automatica, pretendendo da loro cose che non possono dare e che corrispondono solo a nostre compulsioni.

Infine solo se sapremo rigenerarci potremo avere crescita reale nella vita, e far sì che il progresso esterno sia un riflesso del progresso interno.

Linee guida per effettuare Regressioni

Diponibilità e permettere. Chiedere la disponibilità a lasciar uscire quello che l’inconscio vuol fare uscire. Il permesso del soggetto é importante

Premesse generali

Usando le tecniche della regressione occorre tenere presenti alcune premesse generali:

  1. Il soggetto può non rivivificare una determinata situazione perché troppo dolorosa per lui o perché non ha compreso bene come deve fare; può allora mantenersi sulla difensiva o cercare di fingere per condiscendenza verso l’ipnotista.
  2. Nel valutare l’attendibilità del materiale evocato si deve osservare il contenuto emozionale di quanto viene espresso; l’uso del tempo presente e non del passato; controllare atteggiamenti e segnali non verbali.
  3. Come può variare la profondità della trance ipnotica, così pure può variare quella della rivivificazione, sicché ciò che una persona sta rivivendo può diventare dopo qualche tempo solo un ricordo, con slittamento quindi nel suo discorso dal tempo passato a un altro più presente.
  4. È molto raro avere una regressione in cui mente e funzioni somatiche neurovegetative regrediscono totalmente, dato che il soggetto conserva parte della sua mente al tempo presente e si rende parzialmente conto di ciò che sta accadendo.

Ciò permette la comprensione delle indicazioni dell’ipnotista anche nel soggetto regredito alla prima infanzia. Per quanto da vari autori, come abbiamo precedentemente accennato, sia ritenuto possibile, per profonde rivivificazioni a questa età è bene perdere il contatto verbale con il soggetto.

  1. Si deve rispettare, almeno momentaneamente, il desiderio del soggetto di non rispondere a eventuali nostre domande difficili per lui, e ricorrere eventualmente all’uso di risposte gestuali (codice SI/NO) Ciò facilita il colloquio durante particolari stati di coscienza nei quali è difficile la formulazione di parole, o scabrosa la loro espressione.
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