La paura del dentista (e la conseguente ipersensibilità al dolore) è un fenomeno universale che giustifica la crescente rilevanza delle tecniche olistiche e non farmacologiche per la sedazione.
La sedazione farmacologica è stata utilizzata sempre di più nel corso degli ultimi due decenni, al fine di alleviare l’ansia e affrontare la chirurgia orale del paziente in modo sicuro. L’ipnosi è uno strumento non farmacologico ancora sottoutilizzato ma potente in odontoiatria. Esso fornisce una sedazione efficace pur mantenendo la collaborazione del paziente, ma può anche aiutare i pazienti affetti da ansia, fobia o quelli con un forte riflesso del vomito.
Grazie all’ipnosi è possibile ridurre le dosi di anestetico durante gli interventi. Si è inoltre notato che, utilizzando l’ipnosi negli interventi di una certa importanza come estrazioni o impianti ossei, la cicatrizzazione delle gengive avviene in tempi molto più brevi, riducendo anche i rischi di rigetto in implantologia.