A volte capita di sentire persone che dicono: “Ho un passato oscuro”; oppure “Sai, sento di avere delle grosse lacune nel mio passato”.
Se chiediamo a una di queste persone di fluttuare sul proprio passato, come se fosse una fila di ricordi allineati uno dietro l’altro, ci accorgeremmo che questa persona presenta macchie e zone d’ombra nel suo passato.
Questo accade soprattutto in coloro che hanno avuto molte brutte esperienze: la luminosità dei loro ricordi non è costante. Qualche ricordo è leggermente più scuro e qualche altro decisamente buio.
Macchie scure, ricordi bui, lacune, sono tutti indizi di esperienze che non sono state vissute bene. Oppure di faccende che, in realtà, sono morte e sepolte ma che alla persona non piace come sono andate a finire. Icosiddetti “sospesi“.
I sospesi sono esperienze che, nonostante possano essere tranquillamente archiviate, il loro ricordo continua a far male.
La presenza di ricordi “oscurati” lungo la linea del tempo, non rappresenta di per sè un grosso problema. Il vero problema è che, per mantenere scuri quei ricordi, la persona consuma molta energia.
Chi mantiene i propri ricordi oscurati o criptati, consuma molta energia. Al punto, a volte, di sentirsi costantemente stanco, demotivato, con difficoltà a lasciar andare situazioni e persone o a fare progetti per il futuro.
Se guidiamo una di queste persone a creare, con la propria mente, immagini di potenza sufficiente ad illuminare, modificare o sostituire quei ricordi con altri simili ma meno impattanti, verrà liberato un grosso quantitativo di energia.
Energia che la persona può utilizzare per volgersi a ciò che realmente desidera nel futuro.