Come non esiste una matematica indu, protestante, cattolica o buddista e così via, allo stesso modo non dovrebbero esistere tante fedi quante sono le religioni. Invece, per millenni, le religioni non hanno fatto altro che ammorbare le nostre menti con l’idea di un dio separato dall’uomo e, ogni dottrina, ha il suo dio e questa molteplicità scatena l’odio e l’incomprensione. La vera religione è come la matematica: è una sola e non è basata sulla fede, su un credere ciecamente alle parole di un sacerdote. La vera Religione è basata sull’esperienza diretta. Sperimentare è meglio che credere. Perchè vivere nel dubbio? Perchè consegnare il nostro destino nelle mani dei filosofi?
Il mondo sta cambiando e ciò che in passato era bastante, oggi non è più sufficiente per rispondere a tutte le domande che ciascuno si pone sul mistero dell’esistenza, della vita e della morte. Quello che un tempo era soltanto un eco lontanissimo, oggi è un frastuono assordante che ci scuote i nervi nel tentativo di risvegliarci da un torpore che ci è stato indotto ipnoticamente dalle religioni. Queste sono ormai diventate come dei vecchi circoli che si è costretti a frequentare per non perdere il rispetto della società. Ma ora bisogna fare i conti con quel fuoco che non è più possibile soffocare, quel fuoco che è l’aspirazione a conoscere la Realtà con l’esperienza diretta e non più con la semplice fede.