Una delle domande che mi vengono poste più spesso è: “cosa significa non esprimere le emozioni negative e come si pratica”? Non esprimere le emozioni negative significa molto semplicemente non far seguire l’emozione da un’azione. Facciamo un esempio per capire meglio. Mi arrabbio con qualcuno. Il senso di irritazione e agitazione che crescono dentro di me sono l’emozione. A questo punto comincio ad urlare e a far minacce alla persona con la quale sono arrabbiato. Le urla e le minacce sono l’azione. Se io, anzichè urlare e minacciare, non faccio niente di tutto questo sto mettendo in pratica ciò di cui stiamo parlando: non sto traducendo l’emozione in azione, cioè non sto esprimendo l’emozione negativa.
Ora però nasce un problema. Se io mi limito a soffocare l’azione conseguente alla nascita di un’emozione negativa sto reprimendo l’emozione e, come ho già spiegato più volte, quando reprimo un’emozione non la distruggo ma rischio di trasformarla in qualcosa di peggio. Per ovviare a questo inconveniente dobbiamo sostituire l’azione con qualcos’altro. Questo qualcos’altro è l’osservazione di sè. Occorre essere presenti all’emozione, osservarla, studiarla, sentire gli effetti fisiologici che produce senza giudicare o catalogare ciò che sta accadendo. Questo è un’ottimo esercizio per sviluppare quella Presenza che ci permette di scalare la vetta della Realizzazione.