Per capire bene come funziona l’ipnosi, dobbiamo per prima cosa capire che cos’è uno schema mentale rigido.
Uno schema mentale rigido, come può essere una paura, un trauma, un blocco emotivo, una fobia o una condizione emozionale negativa e persistente, altro non è che uno stato ipnotico autoindotto, che si auto alimenta arrivando spesso a durare per tutta la vita laddove non si interviene opportunamente.
Viene chiamato anche stato di trance intrapersonale. Intrapersonale proprio perché si autoalimenta internamente al soggetto anche quando la causa che l’ha provocato, che può essere un’esperienza emozionale spiacevole, non esiste più.
Facciamo un esempio. Supponiamo che io sono un bambino di 5, 6 anni, combino una marachella e i miei genitori mi sgridano in malo modo di fronte ad altre persone. In seguito a quest’esperienza sgradevole si istalla nella mia mente uno stato di trance intrapersonale che genera la paura del giudizio altrui.
Una volta terminata, l’esperienza dovrebbe essere definitivamente consegnata al passato, ma lo stato di trance intrapersonale prodotto continua a persistere e con esso anche l’emozione negativa associata, in questo caso la paura del giudizio altrui.
E questa paura può durarmi anche per tutta la vita a meno che non si interviene sullo stato di trance intrapersonale che la alimenta.
Nell’ipnosi con operatore, l’operatore diventa parte della trance intrapersonale del soggetto trattato.
A questo punto, lo stato di trance del soggetto si modifica da intrapersonale a interpersonale. Quando avviene ciò, il circolo vizioso, lo schema ciclico che mantiene in vita lo stato sofferente si interrompe e le emozioni negative ad esso associate vengono rilasciate portando alla soluzione del problema.