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Arconti: cosa sono e come agiscono le forze anti-risveglio

Arconti

Arconti. “Il  grado di risveglio e di consapevolezza di un uomo, suscita negli altri un livello proporzionato di opposizione”.

[G.I. Gurdjieff]

Possiamo trovare una descrizione scientificamente plausibile delle forze anti-risveglio, nei manoscritti del famoso mistico Gurdjieff.

Gurdjieff afferma che la nostra esistenza terrena è soggetta a forze oppositive chiamate Tzvarnoharno , una parola che si incontra per la prima volta negli scritti del re Salomone di Giudea. Tzvarnoharno è una forza inconscia, che tende ad obnubilare la mente delle persone, e che si oppone duramente a chiunque cerchi di aiutare l’umanità. Questa forza si esprime ostacolando qualsiasi tentativo in tal senso.

Ciò di cui stiamo parlando, e che Gurdjeff descriveva con grande precisione, è esattamente ciò che molte persone incontrano (ho hanno incontrato) nel loro viaggio di risveglio spirituale. In termini prettamente psicologici, possiamo definire Tzvarnoharno  come una “forza inconscia collettivail cui unico istinto è quello di sabotare qualsiasi azione che tenti di svegliare le persone.

In questo articolo, andremo insieme alla scoperta di queste forze anti-risveglio, i vari modi in cui si sono manifestate nel corso della storia e come agiscono sui nostri tentativi di risveglio spirituale.

Cosa sono gli Arconti?

Gli gnostici, i custodi degli insegnamenti originali del cristianesimo, conoscono da secoli le forze anti-risveglio e hanno scritto molto su di esse definendole “Arconti”.

Nella tradizione gnostica leggiamo che gli Arconti sono entità emanate dal cosiddetto Demiurgo,  il “principio creatore” che si frappone tra la razza umana e la realizzazione del Divino. Sempre secondo gli gnostici, il Divino può essere conosciuto solo per esperienza diretta (o esperienza mistica) detta appunto gnosi.

Gli Arconti, nell’iconografia classica, vengono spesso raffigurati come esseri ermafroditi dall’aspetto inquietante, avidamente attratti dalle meschinità umane e dalla violenza. Al di là di questa rappresentazione allegorica è bene ribadire che gli Arconti non hanno una forma o un aspetto definiti. Sono forze impersonali, né più e né meno come la corrente elettrica o la gravità.

Tuttavia gli Arconti non utilizzano la paura per boicottare la tua trascendenza, ma l’ignoranza. A tal proposito, nel Vangelo Apocrifo di Filippo, possiamo leggere: “l’obiettivo principale delle forze arconiche è mantenere gli umani all’oscuro delle loro origini divine che sono al di là dell’universo fisico”.

E’ ovvio che ora sorge una domanda: “ma perché esistono queste forze anti-risveglio?”

Dobbiamo considerare l’Universo come un sistema in equilibrio, un organismo che si autoregola e in cui tutto funziona in perfetta armonia. Qualsiasi cosa tenti di turbare quell’equilibrio, viene immediatamente ostacolata dal “sistema immunitario” dell’universo, gli Arconti.

La Verità e la paura di perdere i “sostegni”

Osservando da vicino le vicende della storia sia antica che moderna, salta subito agli occhi un fatto sconcertante: il lavoro di mistici e saggi è stato spesso improvvisamente interrotto o sabotato in un modo o nell’altro.

L’esempio a noi più vicino è senz’altro la crocifissione di Gesù, in cui questa travolgente “forza inconscia collettiva”, ha distrutto ogni tentativo del Maestro di inondare i suoi conterranei di luce e saggezza.

Altri esempi di maestri spirituali che hanno avuto a che fare con le forze arconiche: Socrate (avvelenato), il saggio sufi  Al-Hillaj Mansoor (torturato e crocifisso), cercatori di verità e inventori come Galileo, Darwin, Pasteur, i fratelli Wright e innumerevoli altri che sono stati censurati, perseguitati o addirittura uccisi per i loro messaggi. Possiamo inoltre notare che il livello di opposizione arconica è sempre stato proporzionale alla forza con cui questi grandi personaggi hanno combattuto e difeso le loro idee.

Come agiscono le forze arconiche anti-risveglio?

La consapevolezza umana è calcificata all’interno di stili di vita inconcludenti, in quanto l’ego è terrorizzato dal cambiamento. Il timore che proviamo nei confronti di qualsiasi cambiamento è imperniato sulla nostra paura di risvegliarci. Ciò accade perché, nel profondo del nostro essere, sappiamo che abbracciare il cambiamento significa rinunciare a quelli che Shankara chiamava sostegni: credenze, pregiudizi, interpretazioni sul mondo, abitudini, attaccamenti, auto commiserazioni, fedi politiche e religiose ecc.

Molto spesso ho sperimentato le forze arconiche attraverso il lavoro che svolgo quotidianamente. Capita che quando tento di mettere in dubbio qualcosa basato su credenze non supportate dall’esperienza diretta, vengo accusato di essere un “asino” o “complottista” dai sostenitori di quelle credenze. E come autore che scrive su questo sito web, vengo spesso accusato tramite e-mail e messaggi di “corrompere le menti” o portare le persone fuori strada.

Per comprendere più a fondo queste forze anti-risveglio, possiamo immaginare di essere tutti sull’orlo di un precipizio: il burrone della Verità. Lanciarsi in quell’abisso non comporta alcun pericolo perché sul fondo ci attende il morbido materasso dell’Infinito. Tuttavia restiamo intimoriti sul bordo del precipizio, chiudendo gli occhi  e aggrappandoci saldamente a tutto ciò che crediamo essere “verità”, sia esso una convinzione, un’identità o un desiderio.

Ogni volta che i nostri occhi si aprono e danno uno sguardo fugace al burrone della Verità, veniamo sopraffatti dalla paura e dal desiderio di ritornare a quella condizione di ignoranza che, in fondo, ci dà “sicurezza”.

Gli Arconti e l’ego

In fondo, sappiamo che il requisito per accedere alla Verità è abbandonare tutto ciò che crediamo sia vero. Per lo più, questo abisso di verità ci impone di abbandonare la nostra identificazione egoica ed entrare nel processo di  dissoluzione dell’ego . Nei nostri viaggi spirituali , i nostri ego sono i servitori più forti che gli Arconti hanno a disposizione.  I nostri ego sono incredibilmente creativi nel trovare espedienti per sabotare ogni nostro tentativo di essere liberi. L’ego non esiterà a far naufragare qualsiasi tentativo legittimo di muoversi nella direzione della Luce o della Verità. E lo fa per paura.

Di fronte agli Arconti

Tutti coloro che percorrono il sentiero alla ricerca della verità e dell’illuminazione devono continuamente destreggiarsi tra gli sgambetti dell’ego. Come potrebbe non esserci questa continua presenza guastatrice dentro di noi? Per l’ego, la ricerca della verità è un pulsante di autodistruzione.

Affrontare gli Arconti dentro e fuori di noi è una battaglia costante. Queste forze anti-risveglio possono presentarsi come persone che non hanno alcun interesse a sostenerci, pronte a tradirci, sminuirci, distrarci e a farci credere che ciò che stiamo facendo è una stupidaggine.

L’umanità, sin dall’alba dei tempi, è stata ed è tutt’ora flagellata da una sorta di  piaga emotiva: il dolore che reprimiamo ripetutamente nel corso della nostra vita e che ci impedisce di trovare la nostra integrità. Quando incontriamo una persona naturale e autentica, ci sentiamo minacciati da essa e desideriamo sminuirla o criticarla in qualche modo. Hai mai provato questa sensazione?

Tuttavia, più insidiose degli Arconti esteriori, sono le forze anti-risveglio annidate nelle nostre menti.

Il condizionamento sociale e le astrusità sempre più inquietanti di politica, mass media e religioni, hanno reso incredibilmente fragile il nostro sistema nervoso. È sufficiente una parola fuori posto o un innocuo fraintendimento per mandarci in pezzi. In ogni cosa, anche la più banale, troviamo inneschi per scatenare ansia e paure. Mantenerci costantemente frustrati ed eternamente irrequieti è il nuovo modo con cui le forze arconiche stanno soggiogando le nostre anime.

Più dense diventano le nostre tendenze egocentriche e più tesi diventano i nostri nervi, meno cercheremo il cambiamento. Ogni opportunità di risveglio spirituale si allontanerà sempre di più dalle nostre vite.

Allora come possiamo impedire a queste forze anti-risveglio di trascinarci nell’oscurità dell’incoscienza?

Ecco alcuni consigli:

  • Smetti di distrarti con fonti esterne di “felicità” per evitare il tuo vuoto interiore.
  • Incontra la tua infelicità e sofferenza emotiva con un cuore aperto
  • Sii consapevole e onesto riguardo agli ostacoli nella tua vita (come la paura del cambiamento)
  • Assumiti la responsabilità della tua felicità e del tuo benessere (perché nessun altro lo farà)
  • Invece di inseguire solo la felicità, cerca anche l’oscurità, trascendila e scoprirai la Luce

La responsabilità personale e il desiderio di verità sono i nostri più grandi alleati quando si tratta di superare le forze dell’anti-risveglio. Quando c’è assenza di amore e comprensione, gli Arconti prosperano.

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