Un vuoto è uno spazio privo di qualsiasi contenuto.
Un vuoto emotivo è uno spazio privo di emozioni significative.
Un vuoto emotivo può essere descritto in vari modi: intorpidimento, senso di smarrimento, mancanza di eccitazione, mancanza di scopo, disperazione, isolamento e sensazione di essere disconnesso o confuso.
Alcune persone sperimentano vuoti emotivi con pensieri negativi, ruminazioni e iper attività mentale.
Oggi l’esperienza del sentirsi vuoti è semplicemente un dato di fatto: quasi tutti la sperimentano. Chi sporadicamente chi costantemente.
In generale, abbiamo 6 bisogni emotivi umani : amore e connessione, sfide, sicurezza, significato, crescita, realizzazione e scopo. Quando questi bisogni non vengono soddisfatti, sperimentiamo un vuoto emotivo.
I bambini, tuttavia, hanno molti più bisogni aggiuntivi: attenzione, contatto fisico e affetto, essere visti e ascoltati (sentirsi visibili, significativi e compresi), convalida, lode, direzione, incoraggiamento, accettazione, approvazione, appartenenza, quantità e qualità del tempo, e così via.
Quando questi bisogni non vengono soddisfatti nell’infanzia, ci saranno vuoti emotivi nell’età adulta. In altre parole, la maggior parte dei vuoti emotivi che sperimentiamo da adulti sono il risultato di non aver soddisfatto i nostri bisogni emotivi quando eravamo bambini.
Affrontare il vuoto emotivo
Se scegliamo di non affrontare il vuoto, trovare la sua origine e guarirlo, allora molto probabilmente riempiremo il vuoto con tutte le cose sbagliate, cioè ci impegneremo in comportamenti autodistruttivi come droghe, alcol, alimentazione non salutare, schemi di comportamento ossessivo, avventatezza, ecc. Inoltre, quando non riusciamo ad affrontare consapevolmente il nostro vuoto emotivo, ci sono buone probabilità che saremo controllati dagli altri o sfruttati mentre cerchiamo di riempire quel vuoto in tutti i modi sbagliati e con le persone sbagliate.
1 – Introspezione
Inizia ammettendo a te stesso che hai un vuoto emotivo.
2 – Descrivi
Ho definito il vuoto emotivo come uno spazio vuoto privo di emozioni significative. Scrivi cosa stai provando o elenca quali emozioni ti mancano . E se tutto ciò che puoi scrivere in questo passaggio è “vuoto, insensibile, niente, ecc.” va bene.
3 – Identifica le distrazioni
In che modo hai riempito il vuoto fino ad ora: cibo eccessivo, dipendenza affettiva, ricerca della considerazione altrui, aiutare gli altri perdendo di vista te stesso, relazioni tossiche, vittimizzazione, bisogno di controllo, ecc.? Nota tutti i modi in cui ti distrai ed eviti di provare qualcosa. Annota eventuali comportamenti di autosabotanti. Presta attenzione ai modi in cui non hai rispettato te stesso e hai permesso agli altri di approfittarsi di te o ai modi in cui sei diventato eccessivamente attaccato a qualcosa o qualcuno.
4 – Scopri le origini
Nel passaggio 2, ho suggerito di scrivere ciò che provi. E, sebbene potresti dire che non provi nulla, ora scrivi o elenca eventuali dolori, ferite, delusioni, rifiuti, perdite o traumi passati; questi sono la tua porta d’ingresso alle origini del vuoto emotivo.
5 – Condividi
Scegli una persona di cui ti puoi fidare, qualcuno non giudicante, che accetti e condivida la tua esperienza e le tue prospettive. Ad esempio leggi a quella persona ciò che hai scritto finora negli esercizi suggeriti sopra. Ricorda, sei scappato dalle tue emozioni e ora è il momento di guarire e conquistare la tua libertà dal vuoto interiore. Questo è anche un antidoto chiave se scopri sentimenti di vergogna .
6 – Guarisci e riempi il vuoto
Riempire il vuoto con distrazioni e altri comportamenti distruttivi o auto-sabotanti crea solo più problemi e dolore. Ora che hai identificato il vuoto (pensieri, credenze, emozioni mancanti, dolore, ferita, traumi e origini) fissa un appuntamento con un esperto. Le tecniche e i metodi per il benessere interiore come l’ipnosi regressiva, il rilascio emozionale, le meditazioni dinamiche e l’enneagramma, sono molto potenti per superare il senso di vuoto e guarirne le cause.
7 – Ulteriori suggerimenti
Affrontare i pensieri negativi: esercitati nell’osservare i tuoi pensieri senza senza giudicarli. In altre parole, ascolta i tuoi pensieri come osservatore distaccato. In questo modo, non reagisci a loro e cominceranno ad avere meno potere su di te.
Ruminazione – pensieri ricorrenti: scrivi quei pensieri in modo che non ti sveglino di notte. Osserva i pensieri come suggerito sopra.
Calma la mente: le tecniche per gestire le emozioni eccessivamente invadenti possono aiutarti ad ottimizzare le risorse mentali e dirigerle verso attività più costruttive.
Scopo e significato: credo che una delle maggiori cause dell’ansia generalizzata e del senso di vuoto nella società di oggi sia la mancanza di scopo e significato. Il primo passo è identificare un tuo bisogno personale e iniziare a lavorare per soddisfarlo.
Infine, ricorda che sebbene tu possa sentire un vuoto o un nulla in questo momento, hai la capacità e l’opportunità, con il giusto aiuto e percorso, di prendere il controllo della tua vita, di essere libero dal passato, di sentirti di nuovo vivo, pieno di energia ed entusiasmo!